KMI



La Direttiva Macchine 2006/42/CE ha introdotto requisiti di sicurezza che impattano anche sugli ascensori nello specifico riguardano la protezione contro i movimenti incontrollati. Tali requisiti sono stati recepiti dalle norme EN 81-2: 2010 e sono stati catalogati come “Emendamento A3” e riportati nelle attuali EN8120.

Dispositivi per il movimento incontrollato KMI

Per un ascensore idraulico, con movimento incontrollato si intende che la cabina a porte aperte, si muove verso il basso in maniera involontaria; questo movimento deve essere arrestato in modo tale che, la distanza tra il pavimento della cabina e quello del piano di arrivo non sia superiore a 1200 mm. La distanza libera tra l’estremo superiore delle porte di cabina e il piano di arrivo non deve essere inferiore a 1000 mm. Entrambe le richieste devono essere soddisfate contemporaneamente.

MORIS Italia mette a disposizione tre prodotti disegnati e sviluppati in conformità alle seguenti direttive:

  • Direttiva Ascensori 2014/33/UE
  • EN81-2:1998, A3:2009
  • EN 81-20:2014
  • EN 81-50:2014

 

Il KMI è un prodotto esclusivo MORIS Italia dotato di certificazione che interpreta in maniera semplice e originale quanto richiesto dall’Emendamento A3.

Il KMI si compone dei seguenti elementi:

  • Attuatore idraulico premontato, completo di elettrovalvola 12 VDC o 24 VDC
  • Scheda elettronica in due versioni (alimentazione a 12 o 24 VDC)
  • Manuale di istruzioni
  • Valvola di blocco specifica per KMI
  • Tubi di collegamento

 

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

Il blocco è stato concepito per accumulare la pressione presa dal circuito idraulico necessaria ad azionare la valvola di blocco, in caso di movimento incontrollato. In tale condizione l’attuatore raggiunge una pressione che è maggiore rispetto a quella statica massima dell’ascensore e comunque inferiore o pari al valore di taratura della valvola di sovrappressione nel distributore.

Una volta raggiunta la pressione ausiliaria di cui necessita il sistema, il pressostato abilita la manovra chiudendo un contatto. La pressione ausiliaria accumulata sarà conservata nel blocco idraulico staticamente mediante l’elettrovalvola sull’attuatore idraulico normalmente chiusa. Quando si genera il movimento incontrollato una scheda elettronica che interpreta i segnali di ingresso provenienti dal quadro di manovra, pilota l’elettrovalvola per far scaricare la pressione accumulata sulla valvola di blocco generandone l’intervento.

Essendo la pressione accumulata sempre maggiore di quella statica dell’impianto, è sempre garantito l’intervento della valvola di blocco, a prescindere dalle condizioni di carico della cabina.

La valvola di blocco, quale componente di sicurezza, è progettata per garantire determinati requisiti di intervento (in termini di rapidità di intervento e di capacità di fermare la cabina a pieno carico), che ben si sposano con i requisiti richiesti dall’Emendamento A3.